LA   RISCOPERTA degli antichi sentieri  della costa, tra il ponente del golfo e l’area delle Cinque Terre, è questa la  nuova scommessa per il recupero e la salvaguardia del territorio, sia in chiave  agricola che turistica,messa in campo dagli abitanti di Campiglia. Dopo mesi di  lavoro si parte così con un’iniziativa che consente di ritrovare un patrimonio,  o meglio di un intero territorio, che rischiava di essere perduto. Ed ancora  una volta sono i volontari a rimboccarsi le maniche colmando una grave lacuna ormai  cronica degli enti locali (in questo caso siamo in territorio prettamente  spezzino). 
						    Appuntamento, questa domenica 12 ottobre, è con  la “via delle cave”, cioè un’escursione alla riscoperta di un antico sentiero  organizzata dalle associazioni Campiglia, Cadimare 2000 e la Cooperativa Baia  dei Pirati. La giornata, meteo permettendo, darà la possibilità di riappropriarsi  di un sentiero che, con un percorso ad anello, collega i paesi di Cadimare e  Campiglia.  
  «LO SCOPO principale  dell’iniziativa è quello di riscoprire quella viabilità minore che costituisce  un vero e proprio patrimonio storico/culturale. — sostiene Nicola Bracco dell’Associazione  Campiglia — noi puntiamo sul recupero di quella complessa rete di sentieri presente  sul nostro territorio, fruibile in chiave escursionistica e fondamentale per il  recupero agricolo della zona, e non su pochi percorsi visti solo in chiave  turistico-commerciale. Risulta tuttavia fondamentale una costante opera di  manutenzione da parte dei soggetti istituzionali preposti, appoggiandosi anche  al volontariato locale». Tra i soggetti organizzatori è presente una nuova realtà,  la cooperativa Baia dei Pirati, con sede a Cadimare, nata proprio con l’obiettivo  di valorizzare le peculiarità ambientali e culturali del territorio in cui  opera attraverso il recupero di una forte identità personale dei suoi abitanti  e la promozione del turismo ecosostenibile. 
   L’ANTICO percorso  prende avvio dal borgo di Cadimare per poi salire verso il crinale e proseguire  in quota. Durante una breve sosta sarà possibile degustare la marmellata di  fichi d’India, appena prodotta dall’Associazione Campiglia, ed osservare le  prime fioriture dello Zafferano. Al ritorno si scende in direzione del golfo  mediante l’antica mulattiera Campiglia-Acquasanta che costituiva, nell’ottocento,  il collegamento con l’Arsenale militare. Nel borgo di Cadimare poi sarà offerto  un rinfresco a base di acciughe e torte locali da parte dell’Associazione Cadimare  2000.  
						    La partenza del mattino dal borgo di Cadimare è  alle ore 10. Si raccomanda ai partecipanti l’utilizzo di calzature adeguate ed  un discreto allenamento alla camminata.  
						    Per ulteriori informazioni: 335-6961145 o 
						      info@associazionecampiglia.it. 
  A. Vignali 						    
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